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Patto per Napoli: messa in sicurezza per 7 scuole del territorio

Continua l’impegno per la messa in sicurezza delle scuole napoletane secondo la programmazione finanziata con Patto per Napoli, con i cui fondi sono finanziati anche  interventi per la sicurezza.

Su proposta dell’assessore alla scuola Annamaria Palmieri sono state approvate in giunta 3 delibere inerenti i progetti definitivi ed esecutivi degli interventi:
– per la messa in sicurezza dei solai di copertura del 54º Circolo didattico Scherillo (plesso centrale di via S. Manna) con sistema di antisfondellamento e rifacimento del sistema di impermeabilizzazione del piano terra e del primo piano per un importo di 352.000 € e del piano secondo e palestra per un totale di 295.000 €;
– per la messa in sicurezza, in relazione all’ottenimento del nuovo CPI, degli edifici scolastici 84º CD E A Mario, 36º CD Vanvitelli e SMS Viale delle Acacie, per un totale di 143.000 € circa;
– per il rifacimento del sistema di impermeabilizzazione dei lastrici solari e conseguenti interventi di messa in sicurezza dei solai di copertura presso l’IC Casanova, l’IC  Miraglia, IC Bovio e l’IC Sogliano per un importo complessivo di 460.000 € circa.

“Un grande impegno di riqualificazione degli edifici scolastici con interventi su tutta la città, in base alle priorità rilevate dai tecnici municipali che, insieme al PRM Centrale continuano a lavorare per la sicurezza e il benessere dei nostri bambini e dei nostri ragazzi”- così l’assessore Palmieri

Inoltre, finalmente, dopo circa un anno, in data 10 maggio è giunta da Roma la comunicazione  di piena efficacia dell’accordo tra il Comune di Napoli e il Ministero allo Sport (Direzione Sport e Salute) per la messa in sicurezza e l’adeguamento del campetto esterno dell’IC Vittorino da Feltre: l’accordo prevede un finanziamento di circa 250.000 euro al progetto che è stato redatto lo scorso anno  dai tecnici comunali, che si metteranno subito al lavoro per indire anche questa  gara.

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Al via SCUOLA IN GIOCO, l’iniziativa Protom che dà voce a Dante

Chi sono gli ignavi? Qual è l’aspetto di Dio? Quanto dura il viaggio all’Inferno? C’è tempo fino al 10 giugno per raccogliere le idee e chiedere al Sommo Poeta tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulla Divina Commedia.

A 700 anni dalla morte, Protom, la prima KTI (Knowledge &Technology Intensive) company  italiana, dà voce a Dante, grazie a un mix unico di tecnologie che spaziano dal machine learning, all’interpretazione del linguaggio naturale, fino alla realtà virtuale. È così che il Sommo Poeta prende vita e si prepara a rispondere agli studenti italiani che avranno presentato le proprie domande e curiosità grazie all’apposito form on line  (scuolaingioco.com – saranno considerate per il contest online le partecipazioni di studenti e professori di scuole medie e superiori)

È “Scuola in gioco”, l’iniziativa che celebra il VII centenario della morte del Poeta fiorentino e che si propone di favorire l’innovazione presso gli istituti scolastici, avvicinandole a tecnologie all’avanguardia. Attenzione, però, per permettere all’avatar di prendere vita è necessario offrirgli anche delle risposte adeguatamente “dantesche”, in modo da misurare le reali potenzialità dell’apprendimento da parte della “macchina”. Il gioco, infatti, va ben oltre il piano letterario e invita i ragazzi a compiere il proprio viaggio dantesco, alla scoperta delle potenzialità di strumenti e tecnologie sempre più presenti nella quotidianità. 

In palio, per le partecipazioni più brillanti, c’è una maglietta magica: è CiakMe, la prima t-shirt “a realtà aumentata”, personalizzabile. Inquadrando il logo stampato sulla maglietta, tramite l’apposita app CiakMe, sarà possibile visualizzare effetti di animazione che appaiono sovrapposti all’immagine proveniente dalle telecamere anteriore o posteriore dello smartphone o del tablet. Logo e animazioni possono essere personalizzati e tutte le immagini ottenute sono condivisibili sui social.

Con questa iniziativa – spiega Giuseppe Santoro, responsabile dell’Innovation Lab di Protom – si apre, giocando con una figura importante nella nascita di una nuova lingua, un grande spazio per sperimentare l’uso dell’intelligenza artificiale e della virtual reality in campi finora inesplorati legati alla cultura umanistica; non solo con un linguaggio digitale avanzato, ma con la forza dell’elemento esperenziale che si è rivelato efficacissimo in molti ambiti di apprendimento”.

PROTOM, la prima KTI company italiana

Protom è la prima KTI (knowledge &Technology Intensive) company italiana offrendo un mix unico di competenze diverse che operano insieme. Dispone di 180 collaboratori e ha sedi a Napoli e Milano. L’azienda, grazie alle sue competenze sui cui sono innestate capacità di R&D ed Innovation, è in grado di offrire a mercati molto diversi le sue capacità. Vanta collaborazioni con le più importanti aziende operanti nei vari mercati quali ABB, Leonardo, Airbus, Fca, Atr, Hitachi Rail, Accenture, NTT Data, Gi Group, ecc.

Grazie alle sue capacità, l’azienda Protom è un punto di riferimento per lo sviluppo di progetti ad alto tasso di innovazione. Fabio De Felice, fondatore, è tra i principali esperti italiani di digitalizzazione delle imprese e insegna Ingegneria degli impianti industriali all’Università di Cassino. Protom opera sul mercato mediante 4 Business Unit: Advanced Engineering, Digital Transformation, Smart Manufacturing & Knowledge Development, creando sinergie tra competenze diverse, ma accomunate dalla costante tensione all’innovazione. A rafforzarla, da 2 tiger team, il Research Lab e l’Innovation Lab, il primo dedito allo sviluppo di progetti di R&D ed il secondo focalizzato esclusivamente allo sviluppo di soluzioni innovative da portare al mercato. Protom ha ricevuto il certificato “Elite”, il programma di Borsa Italiana per le imprese ad alto potenziale, entrando poi nel 2019 nel novero dei “50 Future Shapers” selezionate dalla London Stock Exchange per l’approccio innovativo intrapreso per rispondere alle sfide della Quarta Rivoluzione Industriale.

Negli ultimi anni, grazie alla strategia di ingresso nel settore dei prodotti innovativi in ottica sia B2B che B2C, l’azienda sta conquistando e rafforzando nuove quote di mercato.

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Federico II e Tigem: la ricerca rivela che la cibergenetica “sincronizza gli orologi” delle cellule

La ciber-genetica sincronizza gli orologi delle cellule. Lo rivela la ricerca targata Federico II e Tigem appena pubblicata su Nature Communications.

Lo studio, che fa capo ai professori Diego di Bernardo e Mario di Bernardo, dimostra che le cellule possono essere indotte a sincronizzare il proprio ciclo cellulare da un computer attraverso una apposita “interfaccia”. Ciò consentirà, ad esempio, di studiare i meccanismi biologici alla base del ciclo cellulare, la cui regolazione è il principio di molti farmaci antitumorali.

Le cellule, quindi, diventano smart grazie alla ciber genetica. I risultati di questa nuova ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications dal gruppo di ricercatori guidato dal professore Diego di Bernardo del Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – DICMAPI e del TIGEM in collaborazione con il gruppo del professore Mario di Bernardo del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione -DIETI della Federico II, nell’ambito del progetto europeo FET-OPEN H2020 “COSYBIO” (www.cosy-bio.eu).
La ricerca fortemente inter-disciplinare ricade nell’ambito della
“ciber-genetica”, una nuovissima disciplina che integra l’ingegneria biomedica e la teoria dei sistemi nonlineari e dei controlli automatici con la biologia molecolare e cellulare al fine di costruire controllori automatici di processi biologici. Nello specifico i ricercatori hanno dimostrato che è possibile sincronizzare la replicazione cellulare in una popolazione di cellule interfacciandole con un computer, utilizzando tecniche di controllo simili a quelle utilizzate per la sincronizzazioni di reti e circuiti in ingegneria.
Questi nuovi sistemi “cibergenetici” potranno rivoluzionare nelle biotecnologie l’efficienza della produzione di farmaci biologici da cellule. Inoltre in un futuro non troppo lontano le stesse tecnologie potranno essere miniaturizzate per regolare processi biologici e dar vita a veri e proprio “ciberfarmaci” o smart drugs.
Alla ricerca hanno preso parte, tra gli altri,
Sara Napolitano dottoranda presso il DICMAPI e Davide Fiore del Dipartimento di Matematica e Applicazioni sempre dell’Università Federico II.

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Olimpiadi nazionali di Filosofia: i vincitori

Si è tenuta lo scorso venerdì mattina, online, la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori della XXVIII edizione delle Olimpiadi nazionali di Filosofia. Sono stati 85 i finalisti che si sono contesi la vittoria: 47 studentesse e 38 studenti. In 6 hanno conquistato il podio. Con una novità: fra i vincitori della sezione dedicata ai saggi in lingua straniera c’è uno studente di un Istituto tecnico. Un segnale importante che fa emergere l’interesse dei ragazzi per questa materia.

I nomi degli studenti premiati:

SEZIONE A – SAGGIO IN LINGUA ITALIANA 
– Gioele Marangotto – Liceo Scientifico Statale “Leonardo da Vinci”, Piazza Armerina (EN) 
– Lorenzo Michelangeli – Liceo Classico Statale “Cesare Beccaria”, Milano 
– Enrico Clerico – Liceo Musicale “Cavour”, Torino 

SEZIONE B – SAGGIO IN LINGUA STRANIERA 
– Giovanni D’Antonio – Liceo Scientifico “Evangelista Torricelli”, Somma Vesuviana (NA) 
– Gökçe Arslan – Liceo Italiano I.M.I., Istanbul (Turchia) 
– Aron Fiore – Istituto Tecnico D’Istruzione Superiore “Pininfarina”, Moncalieri (TO) 

Quest’anno circa 10.000 studentesse e studenti hanno partecipato alla prima fase delle Olimpiadi, in rappresentanza di 316 istituti italiani e di 6 scuole italiane all’estero. Nella fase regionale sono stati ammessi in 994 (611 le ragazze e 383 i ragazzi). Tutte le sfide si sono svolte su piattaforme online, una scelta fatta per consentire di non perdere questo appuntamento, nonostante l’emergenza sanitaria.

Leggi di più su Sito Miur.

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Prolungamento scuola? In Campania “si chiude il 12 giugno ma ci saranno attività”, parola di Lucia Fortini

“Noi abbiamo pensato a fare una sorta di campi estivi per quanto riguarda la scuola nel periodo estivo. L’anno scolastico si concluderà comunque il 12 di giugno, ma ci saranno delle attività messe in campo dalle scuole alle quali i ragazzi potranno partecipare in maniera volontaria. Questo va ribadito perché prolungare l’anno sarebbe stato uno schiaffo verso il personale scolastico che ha messo tutto se stesso nell’ultimo anno”. Queste le parole dell’assessore della regione Campania Lucia Fortini, in diretta a Campania Oggi su Teleclubitalia, sull’iniziativa del governo di tenere aperte le scuole in estate.

“Abbiamo avuto qualche perplessità in principio, perché dal mondo della scuola viene visto come un ulteriore peso da aggiungere a quest’anno che è stato molto duro e problematico, per questo c’è stata un’alzata di scudi generale”, ha detto, sottolineando però che “ci sono comunque aspetti interessanti in questo bando. Ci sono più di 500milioni di euro che saranno destinati al sud per questo progetto, che potrà essere portato a termine l’anno prossimo, e seguiremo i percorsi delle nostre scuole a distanza, non c’è un ruolo di coordinamento da parte della Regione, poiché il MIUR lo ha destinato direttamente agli istituti”, ha infine aggiunto

Assessore Fortini a Teleclubitalia

Sul contagio nelle scuole ribadisce che “È una situazione complicata, complessa. Siamo tornati in presenza ormai da alcune settimane, ma è una presenza a singhiozzo perché ci sono una serie di problemi e quarantene che la scuola sta affrontando. Essendo in una situazione di pandemia, le scuole stanno rispondendo nel migliore dei modi con grande sacrificio ed impegno dei dirigenti, ma non c’è alternativa. In più, ci sono le vaccinazioni che deve fare il personale scolastico in questi giorni per il richiamo. Questo aumenta le complicazioni, e molte scuole hanno deciso di passare in DAD per evitare problematiche relative alla risposta dei docenti al vaccino”.

Ad oggi, “è tutto nella norma”, soprattutto per quanto riguarda la situazione dei contagi. “Ovviamente la situazione cambia da provincia a provincia, da comune a comune e da scuola a scuola. L’unità di crisi tiene sotto controllo l’indice dei contagi e monitora la situazione costantemente, avvertendo in tempo le ASL di riferimento nel caso di aumento di contagi”, ha detto in diretta, rassicurando genitori, alunni e personale scolastico.

“Possiamo stare tranquilli, considerando comunque di essere in pandemia. Nelle nostre scuole le regole si rispettano in maniera ossessiva, ci sono protocolli che tengono in sicurezza sia personale sia studenti, ma dobbiamo considerare che non si può controllare tutto”, ha poi concluso.

Il prossimo anno scolastico

Per quanto riguarda la ripresa delle lezioni a settembre, l’assessore dice: “Bisogna continuare con tutta una serie di protocolli rigidi all’interno delle istituzioni scolastiche. La Campania è stata l’unica Regione che ha fornito fondi alle scuole ad esempio per il controllo della temperatura all’ingresso. È necessario anche aumentare e rafforzare le linee di trasporto, collegare e migliorare le reti tra i vari istituti. Io credo che comunque anche a settembre ci sarà ancora l’opzione in DAD. Molti hanno pensato di fare scuola in altri luoghi, come parchi o boschi, ma non è possibile. La Campania dunque ha pensato di investire circa 400milioni di euro per migliorare le infrastrutture e le strutture scolastiche, ma serve un periodo lungo che può durare anche 4 anni considerando la lentezza della nostra burocrazia”, ha infine aggiunto.

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Annunciate le scuole vincitrici di “Tracce di memoria”

Sono state annunciate ieri mattina, nell’Aula di Palazzo Madama, le opere delle scuole vincitrici della VII edizione del Concorso nazionale “Tracce di Memoria”, nell’ambito del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice.  

La cerimonia si è svolta alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico. L’evento, trasmesso in diretta su RAI 2, è stato condotto dai giornalisti Maurizio Molinari e Monica Maggioni. Si sono alternate, nell’emiciclo, le testimonianze di alcuni familiari delle vittime del terrorismo.  In un video di saluto, il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha introdotto i lavori realizzati dalle studentesse e dagli studenti.  

“Ringrazio moltissimo la Presidente del Senato per aver voluto le scuole in questa giornata della Memoria dedicata alle vittime del terrorismo. Dedicata alle famiglie. A tutti coloro che hanno portato il peso del dolore – ha dichiarato il Ministro Patrizio Bianchi nel suo messaggio -. Costruire la Memoria può permettere anche ai nostri bambini e alle nostre bambine, alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi, di ricordare quelle persone, quei difensori dello Stato, che con il loro sacrificio hanno costruito e stanno costruendo ancora oggi, nella nostra Memoria, la nostra democrazia”.  

“Le nostre scuole sono presenti – ha concluso il Ministro – e vogliono trasformare questa Memoria in una fiamma continua che deve alimentare la volontà delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi di vivere insieme, in pace e in solidarietà”.  

L’elenco delle scuole vincitrici è disponibile sul sito del Ministero.

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Bianchi appoggia le parole di Ursula von der Leyen

ministro patrizio bianchi videomessaggio scrivania

“Accolgo con grande entusiasmo le parole della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo stato dell’Unione. Don Milani, con la scuola di Barbiana, è uno dei grandi modelli educativi della scuola italiana che ha lasciato un segno costruttivo nella nostra comunità. Con il suo esempio, la sua passione e la sua determinazione, ha tracciato una strada per parlare a quei giovani di cui nessuno si stava prendendo cura e ha dato loro gli strumenti per crescere, mostrando, nei fatti, che l’istruzione è per tutti e non solo per chi se lo può permettere”. Lo afferma il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

“Anche oggi ci troviamo di fronte a un’emergenza educativa che stiamo affrontando, come singoli e come europei, anche attraverso le risorse destinate dal Recovery Fund. Sostengo quindi con orgoglio la proposta della Presidente von der Leyen che le parole di don Milani, ‘I care’, diventino il motto dell’Europa. È l’appello a una responsabilità comune, che trasformi questo ‘io’ in un ‘noi’”, conclude il Ministro in una nota stampa sul sito istituzionale.

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Napoli, nuovi interventi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici annunciati dall’amministrazione

Continua l’impegno per la messa in sicurezza delle scuole napoletane secondo la programmazione finanziata con Patto per Napoli con i cui fondi sono finanziati interventi per la sicurezza, anche sismica, e per il risparmio energetico degli edifici scolastici.

Su proposta dell’assessore alla scuola Annamaria Palmieri è stato approvato in giunta, in linea tecnica ed economica, il progetto definitivo per l’esecuzione dei lavori di rifacimento del sistema di impermeabilizzazione dei lastrici solari e conseguenti interventi di messa in sicurezza dei solai di copertura e dei locali in disuso da realizzarsi in IV Municipalità presso l’Istituto comprensivo Bonghi (plesso Bonghi di via Vesuvio) e presso l’Istituto comprensivo Radice Sanzio Ammaturo (plesso Radice) per un importo di circa 440.000 Euro.

“Con questa delibera siamo a circa 30 edifici per una somma totale che supera i 4 mln. Un grande lavoro del Servizio tecnico. Tra breve approveremo anche gli interventi necessari sulla Scherillo, che ha evidenziato alcune criticità similari a seguito di recenti verifiche. L’impegno è distribuito su tutta la città, in base alle priorità rilevate dai tecnici municipali,  perché tutti i bambini hanno uguali diritti.”- così l’assessore Palmieri.

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F2, De Giovanni legge Dante e Renzi declama la morte di Bonaparte

F2Cultura porta alla Federico II il Sommo Poeta letto da Maurizio de Giovanni e la morte di Bonaparte declamata da Andrea Renzi. Entrambi saranno nell’Aula Magna Storica dell’Ateneo per il pubblico collegato su Youtube e Teams.

Lunedì 3 maggio alle 11 è in programma ‘La giustizia in Dante e nel romanzo noir. Nel nome di Dante’. Gli scrittori contemporanei rileggono la Divina Commedia e mercoledì 5 maggio, sempre alle 11, è in programma ‘Ei fu. Mito e storia di Napoleone’.

‘La giustizia in Dante e nel romanzo noir. Nel nome di Dante’. Gli scrittori contemporanei rileggono la Divina Commedia. È infatti il tema dell’incontro dedicato al Sommo Poeta promosso e organizzato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’AdI – Associazione degli Italianisti.

Lunedì 3 maggio 2021, alle 11, su Youtube per tutti e sulla piattaforma Teams per i federiciani, dall’Aula Magna Storica della Federico II si parlerà della giustizia in Dante con lo scrittore Maurizio de Giovanni, il giudice Alfredo Guardiano, il professore emerito di Letteratura latina Arturo De Vivo e il professore di Filologia della letteratura italiana e direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo napoletano Andrea Mazzucchi. Apre la manifestazione il rettore dell’Università Federico II, Matteo Lorito. Introduce e coordina il professore di Letteratura Italiana Pasquale Sabbatino. Conclude Maurizio de Giovanni con la lettura del canto XXXIII dell’Inferno.

Maurizio de Giovanni a F2 RadioLab parla del suo rapporto con Dante e di come la commedia si può leggere anche come un romanzo appassionante ricco di suspence: ‘Con Dante ho un rapporto di filiazione, di costante riferimento culturale. La gran parte di quello che Dante ha scritto è diventato proverbiale, un paradigma del sentimento e della riflessione per ogni italiano. E gli scrittori necessariamente ricalcano il suo discorso di sentimenti, hanno cuna contiguità con le passioni che Dante ha tracciato – sottolinea de Giovanni –. Per diverse avventure che mi hanno poi fatto diventare uno scrittore, Dante l’ho incontrato da ragazzo già prima dello studio scolastico. Ero e sono rimasto un appassionato di letteratura italiana. E volevo comprendere la fonte di tutta la narrativa In Dante c’è tutto come in Shakespeare, in Chaucer, in Basile, nei grandissimi che hanno realizzato opere monumentali, ampie, che raccontano il mondo. E poi Dante ha un rapporto stretto con il genere, con il noir, con il romanzo nero. Lui crea la sospensione del giudizio, un elemento radicale della più moderna narrativa nera’.

‘Ancora oggi, nell’individuare gli scopi del Diritto e dell’attività di chi ha il compito di interpretarlo, non sfuggiamo alla costante ricerca di un punto di equilibrio che nasca dal confronto dialettico tra norme giuridiche e norme morali, la cui separazione affonda le sue radici nel dualismo tra i due “fori”, legge di Dio e legge degli uomini, ben presente a Dante, così come le diverse nozioni di giustizia presenti nella cultura altomedievale – spiega il giudice Guardiano -.  Se, come è stato detto, ciò che terrorizza dell’Inferno è la sua “rigida giustizia” (Inf., XXX, 70), vale a dire l’inflessibile interpretazione della legge e l’incapacità di concepire l’eccezione, bisogna chiedersi quali siano oggi le possibili strade da percorrere per non rendere la giustizia terrena un duplicato della giustizia infernale, per tentare una ricomposizione di questa frattura all’interno di una comunità dalla quale provengono richieste di giustizia apparentemente contrapposte’.

‘Ei fu. Mito e storia di Napoleone’ è, invece, il tema dell’incontro organizzato dall’Università Federico II in occasione del bicentenario della morte di Bonaparte.

Mercoledì 5 maggio 2021 alle 11, su Youtube per tutti e sulla piattaforma Teams per i federiciani, infatti, dall’Aula Magna Storica dell’Ateneo si parlerà della percezione leggendaria e della realtà storica del Grande Condottiero.

Aprirà i lavori il Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II Matteo Lorito. Interverranno i docenti federiciani Cristina Vano, ordinaria di Storia del diritto medievale e moderno, e Matteo Palumbo, onorario di Letteratura italiana. Coordinerà Arturo de Vivo, professore emerito di letteratura latina della Federico II.

Sarà l’attore e regista Andrea Renzi a declamare per la comunità federiciana e per il pubblico i versi della poesia ‘Il cinque maggio’ di Alessandro Manzoni.

L’iniziativa rientra in F2 Cultura, programma annuale delle attività culturali che l’Università Federico II rivolge alla sua comunità, al mondo della scuola e al territorio.

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In memoria di Giancarlo Cerini, “servitore della Scuola”, un evento del Ministero

giancarlo cerini

Oggi 29 aprile 2021, alle ore 14.00, presso la biblioteca del Ministero dell’Istruzione si terrà un evento per ricordare la figura e il lavoro di Giancarlo Cerini. Forlivese, dal 1987 ispettore del Miur, dirigente ministeriale, Cerini ha dedicato la sua vita alla scuola, in particolare la scuola dell’infanzia. Si è spento all’età di 70 anni, stroncato dalla leucemia.

Fino all’ultimo ha messo la sua umanità e la sua esperienza al servizio del mondo della Scuola e delle istituzioni. Fino all’ultimo ha lavorato alle nuove linee pedagogiche per il sistema integrato 0-6.

Aprirà i lavori dell’evento di oggi il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che non ha esitato a definirlo “servitore dello Stato”.

Sarà possibile seguire la diretta dal sito del Ministero dell’Istruzione www.miur.gov.it

(foto tratta da Facebook, pubblicata dal dirigente Dario Cillo)